Il weekend del 15 e 16 Dicembre sarà da ricordare per tutti noi. A Coverciano infatti, abbiamo partecipato al raduno Mentor & Talent.
Sono stati due giorni molto interessanti, intensi e soprattutto gratificanti sia dal punto di vista tecnico che da quello atletico.
Abbiamo avuto la fortuna di vivere un’esperienza a 360 gradi e didatticamente è stato un raduno fantastico, istruttivo e di altissima qualità. Abbiamo analizzato situazioni complesse e difficili, confrontandoci con ragazzi provenienti da tutta Italia, potendo così notare e apprezzare il loro approccio all’arbitraggio che a volte è risultato non corrispondere al nostro.
I temi principali su cui i componenti del Settore Tecnico si sono focalizzati sono stati: TECNICA, ETICA, ORGANIZZAZIONE ed UMANIZZAZIONE. In questi due giorni è stato sottolineato come l’etica del lavoro, la serietà, l’aggiornamento e la preparazione atletica debbano essere qualità fondamentali e indispensabili per un arbitro di oggi, che deve essere il primo fra gli atleti in campo.
Un altro argomento che è stato trattato e su cui il Settore Tecnico ha insistito molto è il nuovo tipo di spostamento che si basa su due concetti fondamentali: BETWEEN e PROXIMITY.
Ci è stato ribadito quanto sia fondamentale la preparazione atletica per un arbitro e, soprattutto, per questo nuovo tipo di spostamento che ci permetterà di essere più vicini all’azione e di valutare ogni situazione nella migliore maniera possibile.
La grande fortuna che abbiamo avuto è stata quella di sapere già di cosa si trattasse, siccome nei raduni del CRA ai quali abbiamo partecipato, ci è stato ampiamente spiegato in cosa consiste il concetto di ‘between’.
Per questo solo alcuni di noi sugli oltre 100 arbitri presenti hanno potuto eseguire un esercizio di 3 minuti seppur molto intenso per metterci alla prova con noi stessi e per dare un’idea agli altri arbitri di come si dovranno spostare in campo.
Sempre in campo sono stati svolti i test atletici, superati in maniera brillante da tutti noi, e il programma per la prevenzione degli infortuni 11+, coordinato da Vincenzo Gualtieri.
Non è mancata anche l’attività in aula, dove, oltre a importanti concetti sui quali si è discusso, ci è stato anche anticipato che nel prossimo futuro le regole potranno subire importanti modifiche: per questo uno dei compiti dell’arbitro è quello di rimanere sempre aggiornato.
In seguito, abbiamo discusso gli episodi portati da ogni regione, ascoltando prima i diversi punti di vista e dopo le spiegazioni davvero complete ed esaustive del Settore Tecnico.
Per tutta la durata del raduno abbiamo avuto la possibilità di confrontarci con persone di grande livello come Alfredo Trentalange, Responsabile del Settore Tecnico, Francesco Bianchi, supervisor UEFA della Convention Mentor & Talent e Luca Banti, arbitro di Serie A, che ci hanno fornito consigli molto utili per la nostra crescita e ci hanno trasmesso valori non banali e superficiali: “L’arbitro del futuro sarà ricercatore e non presuntuoso” ha detto Trentalange, rimarcando anche il concetto di unità che deve coesistere fra gli arbitri e il supporto che non deve mai venire a mancare. Pensiamo che proprio su questo ultimo punto il raduno ci abbia toccato, permettendoci di conoscerci meglio e di creare un bellissimo rapporto che continuerà sicuramente al di fuori del rettangolo verde. Insomma, abbiamo avuto la conferma che l’arbitraggio è davvero una scuola di vita, e il miglior modo per crescere avviene per confronto!
Vorremo ringraziare l’AIA, il Settore Tecnico Nazionale, il CRA Piemonte e Valle d’Aosta e le nostre sezioni per averci permesso di svolgere questo fantastico raduno, ma il grazie più grande va ai nostri Mentor, che ci sono stati vicini in ogni momento e che ogni giorno ci aiutano a migliorare come arbitri.
Respirare l’aria di Coverciano è stato molto emozionante: un’esperienza unica e irripetibile!
I Talent del Piemonte e Valle d’Aosta