Venerdì 15 marzo si è tenuto presso il Teatro Arpino di Collegno un importante evento incentrato sul tema del contrasto alla violenza, in particolare sugli arbitri, aperto a tutti. All’organizzazione dell’iniziativa, fortemente voluta da tutte le componenti, hanno contribuito in prima persona la Prof.ssa Maria Teresa Mara Francese, docente di Antropologia presso l’Università di Torino, la Sezione Arbitri di Collegno, e in particolare il Presidente Bruno Surace, il Comune di Collegno, la società Pro Collegno Collegnese nella persona di Andrea Ristorto responsabile della Scuola Calcio Élite e la testata giornalistica Sprint&Sport con il suo direttore Claudio Verretto.
Se la prima parte dell’incontro hanno avuto luogo il saluto e gli interventi del Sindaco di Collegno, Francesco Casciano, dell’assessore allo Sport, Matteo Cavallone, del presidente del Comitato Regionale Piemonte e Valle d’Aosta e del Presidente del Comitato Regionale Arbitri Piemonte e Valle d’Aosta Luigi Stella, nella seconda si sono sviluppati i concetti legati al tema della serata.
È così che Bruno Surace, ha parlato dell’”Essere Arbitro oggi”, analizzando la crescita umana di chi, insignito di questa responsabilità, scende in campo ogni fine settimana per far rispettare le regole.
Al suo intervento sono seguiti quello di Claudio Verretto, ex arbitro di calcio, che ha fatto notare come in realtà, dove si è avuta una linea più rigorosa nei confronti dei tesserati delle società è seguita una diminuzione degli episodi di violenza.
Gli aspetti antropologici sono, invece stati oggetto dell’analisi della Prof.ssa Francese che ha definito la violenza mancanza di cultura e l’arbitro “capro espiatorio” verso cui viene convogliata la rabbia e la violenza, verbale e fisica, da parte della società e del pubblico.
Matteo Moncalvo, della Sezione di Collegno, ha trattato il tema della solitudine dell’arbitro, analizzando le emozioni che un direttore di gara prova quando in campo la tensione sale notevolmente.
A seguire l’Avvocato Luca Ruppen, Referente Legale regionale AIA, ha analizzato gli aspetti legali nella nuova formulazione del Codice di Giustizia Sportiva che inasprisce le pene per coloro i quali si rendano colpevoli di violenze nei confronti dei direttori di gara.
Andrea Ristorto, ha sviluppato l’interessante tema dell’auto-arbitraggio, importante strumento di crescita, che permette sin dai primi anni di attività dei bambini di acquisire il senso del rispetto delle regole.
Con l’intervento di Alfredo Trentalange, Responsabile del Settore Tecnico dell’AIA, che ha ricordato l’altissimo senso di giustizia ed etica di ciascun arbitro, si è conclusa la serata.
L’iniziativa è stata replicata presso l’Università degli studi di Torino, grazie all’organizzazione della Prof.ssa Mara Francese, contribuendo quindi a portare il messaggio di tolleranza e di rispetto presso un importante luogo di formazione e crescita.