Per gli associati e la squadra del Comitato Regionale Piemonte e Valle d’Aosta si sono appena chiusi quattro week end intensi, caratterizzati dalla gioia di potersi di nuovo incontrare e dall’attenzione alle norme precauzionali in materia di COVID, per poter ripartire in sicurezza e farsi trovare pronti dalle prime sfide della stagione sportiva.
Da venerdì 28 agosto a sabato 19 settembre, infatti, l’organico regionale è stato convocato per i raduni precampionato, con arbitri, assistenti ed osservatori suddivisi in gruppi di poche decine di partecipanti a giornata al fine di poter garantire il rispetto delle prescrizioni sanitarie senza rinunciare ai benefici che un incontro in presenza offre rispetto ai webinar on line che avevano necessariamente caratterizzato la seconda parte della passata stagione sportiva.
Un uovo inizio, insomma, un punto di partenza di quelli che non si potranno dimenticare.
Sede del raduno le località di Donnas e Pont Saint Martin, in Valle d’Aosta: una scelta dettata dal cuore, resa possibile dall’impegno congiunto del Comitato e della Sezione di Aosta, nel ricordo di Loris Azzaro, arbitro CAI valdostano scomparso nello scorso mese di febbraio.
Ed, in effetti, molto spazio è stato dedicato al perfezionamento ed allo studio di situazioni di gioco, con l’intervento del Settore Tecnico, rappresentato dal Vice-Responsabile Marco Ivaldi e dai componenti che si sono alternati nelle diverse giornate di raduno, e l’ausilio di materiale didattico all’uopo predisposto.
In particolare, il focus – per quanto riguarda gli arbitri e gli assistenti di Eccellenza – è stato posto sul concetto di “challenge”, attraverso la visione di numerosi filmati e la loro catalogazione entro una scala correlata alla gravità dell’evento. Il gruppo degli assistenti di Promozione, che annovera al suo interno numerosi colleghi alle prime esperienze nel ruolo, si è invece dedicato all’analisi di episodi di fuorigioco.
Per tutti, come sempre, anche l’analisi delle novità regolamentari contenute nella Circolare 1 e l’effettuazione dei “Essere qua, in presenza, non era scontato. Ha richiesto una forte assunzione di responsabilità ed un grande impegno organizzativo. Arriviamo da un periodo difficile e ognuno di noi è stato messo a dura prova dalla pandemia e da tutte le sue conseguenze. La scelta della Valle d’Aosta, poi, è una scelta di cuore, nel ricordo di Loris” ha dichiarato il Presidente del CRA Luigi Stella, proseguendo: “Arriviamo da un periodo di inattività e ne siamo consapevoli, ma continueremo a dare il massimo facendo ciò che ci riesce meglio: fare tecnica ed arbitrare.”
quiz regolamentari e dei test atletici.
Tra gli ospiti giunti in Valle d’Aosta, particolare rilievo ha assunto durante il primo week end di raduno, la presenza di Giancarlo Perinello, componente del Comitato Nazionale AIA, che ha altresì partecipato ai lavori della prima consulta della Stagione, invitando i presidenti di Sezione a dare il massimo, stando vicini ai propri associati in una Stagione ancora connotata dall’incertezza sulle modalità del suo sviluppo, e rendendosi disponibile a chiarire i dubbi che potrebbero insorgere nell’attuazione dei protocolli di sicurezza.
Nel corso dell’intero raduno non sono infine mancate le visite delle Autorità, con il saluto – tra gli altri – di Christian Mossino, presidente della LND – Comitato Regionale Piemonte e Valle d’Aosta, del Presidente della Regione Valle d’Aosta Renzo Testolin, dell’ex componente CAN B valdostano Riccardo Di Fiore, oltre all’intervento, particolarmente sentito, del Comandante dell’Arma dei Carabinieri Pasqualino Azzaro, padre di Loris.
Loris non è dimenticato, vive nella passione e nella determinazione di ognuno: era conosciuto a tutti e tutti i colleghi ne conoscevano lo spirito ed il carattere risoluto, onesto fino in fondo. Loris ha lasciato il suo messaggio, un esempio da seguire, perché solo con tanta dedizione possono giungere le migliori soddisfazioni.
Tanta consapevolezza, quindi, tanto entusiasmo e tanta organizzazione per garantire la massima sicurezza e qualità nelle otto giornate di raduno precampionato: otto giornate di lavoro e preparazione per approcciare al meglio il ritorno alle competizioni, ma anche di autentica e sincera felicità per poter riabbracciare la grande passione per il campo, nella certezza che è dalle difficoltà che spesso nascono le opportunità ed i traguardi più belli.