Una lezione a tutto tondo quella che Antonio Rapuano, giovane arbitro impiegato nelle gare del campionato di Serie B, ha tenuto lo scorso 19 Novembre agli arbitri della sezione AIA di Bra presso l’auditorium “Arpino”.
Introduzione affidata al presidente Massimo Marengo che ha ricordato l’importanza formativa di questi momenti, voluti dall’AIA centrale, per portare l’esperienza degli arbitri nazionali ai colleghi delle periferie e che devono essere di sprono per i giovani arbitri che sono agli inizi della carriera sui campi. Dopo di lui, il saluto del Comitato Regionale portato dal componente Lorenzo Callegaro e dell’associazione allenatori portato dal presidente Michele Delvecchio.
La prima parte della lezione di Rapuano è stata un vero e proprio inno alla tenacia, quella di un giovane arbitro che decide di iniziare il corso tra le perplessità della famiglia per una forma fisica non proprio smagliante, ma che vince le diffidenze sia agli inizi sia quando, poco dopo l’approdo a livello nazionale, le risultanze facevano sembrare agli sgoccioli la carriera sul campo. Con il suo esempio, Antonio ha invitato tutti ad affrontare l’avventura con caparbietà, dall’allenamento allo studio del regolamento, per poi andare in campo sempre con la massima serenità, senza maschere, consapevoli dell’importanza di dare tutto quello che si può per raggiungere i risultati prefissati.
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Seconda parte dedicata alla tecnica: con l’ausilio di alcuni filmati tratti dalle gare da lui dirette, Rapuano ha illustrato ai colleghi braidesi come sia importante saper reagire con immediatezza alle situazioni di gioco, spesso inaspettate ed improvvise, che si possono presentare durante una gara e da cui può cambiare drasticamente l’andamento della stessa.
Prima delle foto di rito, il caloroso ringraziamento di Marengo a nome di tutti gli associati per l’alto livello della lezione e per l’importante testimonianza, che sia di stimolo per tutti gli arbitri, giovani e meno giovani, a ricercare sempre il meglio dalle attività sul campo e fuori dal campo. Il tutto, ovviamente, condito dall’augurio che ci si possa reincontrare più avanti per festeggiare altri traguardi
Davide Saglietti
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