La Sezione AIA “Luca Colosimo” di Torino ha avuto come gradito ospite il Capo del Dipartimento Arbitrale FIFA, Massimo Busacca. Oltre agli associati torinesi, hanno partecipato alla riunione i componenti della Commissione del Comitato Regionale Arbitri di Piemonte e Valle d’Aosta presieduta da Luigi Stella, il Responsabile del Settore Tecnico ed Istruttore FIFA Alfredo Trentalange, gli associati piemontesi in forza in tutti gli Organi Tecnici Nazionali, i Presidenti e alcuni associati delle altre 15 Sezioni AIA del Piemonte
A fare gli onori di casa il Presidente Andrea Mazzaferro che ha presentato la platea precisando che in sala erano presenti anche gli aspiranti arbitri dell’ultimo corso che, dopo l’esame in programma il giorno 5 dicembre, entreranno ufficialmente nella grande famiglia dell’AIA. “Presentare Massimo Busacca è per me un grande onore, ma soprattutto un grande onere, si rischia di perdere per strada qualche tappa importante della sua carriera. Per evitare tutto questo, insieme a Giuseppe Borzomì, abbiamo preparato un breve clip di 4 minuti, in cui sono stati condensati la vita arbitrale e dirigenziale del nostro ospite”.
A seguire un breve saluto di benvenuto a Busacca da parte del Presidente del CRA Luigi Stella a nome suo e di tutto il movimento arbitrale del Piemonte e Val d’Aosta. Stella ha voluto ribadire l’importanza di questi momenti tecnici ed associativi. Riunioni e momenti tecnici come questi offrono spunti e sono da stimolo per imparare, crescere e migliorarsi come uomini e come arbitri.
In platea è presente anche Simone Forina della Sezione di Collegno giovane arbitro che domenica scorsa è stato oggetto di violenza, in una gara di Prima Categoria, e che ha reagito e superato il momento di sconforto e di amarezza grazie alla vicinanza di tutta la “famiglia AIA”. Busacca e l’intera platea hanno fatto sentire la loro vicinanza a Simone “abbracciandolo” virtualmente con un forte e caloroso applauso.
Alfredo Trentalange nel suo saluto ha invece sottolineato l’amicizia che lo lega a Massimo e soprattutto le sue grandi doti tecniche, umane e manageriali che incarnano a pieno i principi di “etica, tecnica, organizzazione ed umanizzazione” alla base della crescita degli arbitri. Il confronto continuo su tecnica e regolamento rappresenta la “linfa” per l’arbitro moderno.
Busacca ha intrattenuto la sala, gremita in ogni ordine di posto, parlando e analizzando a 360° tanti argomenti, ingredienti che hanno reso la riunione di elevato profilo tecnico, etico e motivazionale.
Busacca, partendo dagli episodi di violenza ai danni degli arbitri, fenomeno in crescita e presente anche in una piccola nazione come la Svizzera, ha incitato i giovani arbitri a non arrendersi mai di fronte a tali episodi. “Purtroppo anche nel mondo dei calciatori vi sono persone brutte che hanno atteggiamenti e comportamenti che nulla hanno a che fare con lo sport. Arrendersi di fronte a tali episodi così come abbandonare il progetto di crescita arbitrale vuol dire soltanto darla vinta a loro”.
La “lectio magistralis” è entrata nel vivo quando Busacca ha trattato la leadership analizzando nel dettaglio i 10 elementi necessari per ottenere una “strong leadership”: Energia/Forza, Responsabilità, Ottimismo, Comunicazione, Intelligenza e emozioni, Coraggio, Passione, Adattabilità, Curiosità e Umiltà.
Ognuno degli fattori elencati è stato sviscerato e analizzato anche con l’analisi di filmati FIFA relativi alle partite dell’ultima edizione del Campionato del Mondo che si è tenuto in Russia negli scorsi mesi di Giugno e Luglio.
Non poteva mancare la panoramica sulla Video Assistant Referee (VAR) – progetto ambizioso adottato già nel corso degli ultimi Campionati del Mondo – tecnologia che supporta l’arbitro nel prendere la decisione giusta. In particolare, Busacca si è soffermato sulla casistica per cui l’arbitro può esser richiamato, da parte dei colleghi della “VAR room”, alla “on field review” ossia sui quattro casi, definiti determinanti per lo sviluppo della partita e del risultato, quali segnatura di un gol, assegnazione di un calcio di rigore, espulsione diretta ed errore di identità.
Massimo Busacca ha inoltre proiettato dei video esplicativi su episodi di Russia 2018 e ha concluso la sua conferenza mostrando il video di una sua gara, Germania – Turchia, dove commise un errore piuttosto importante, dimostrando che la chiave della buona prestazione arbitrale è dimenticare in fretta e non lasciarsi condizionare dall’errore nel prosieguo della gara.
Un’ora e quaranta minuti indimenticabili per gli associati della sezione di Torino e per coloro che hanno partecipato alla “lectio magistralis” di uno dei più grandi dirigenti arbitrali di cui il mondo dispone.